Centro Studi Musicali Giovanni Ciuffreda

Giovanni Ciuffreda

Giovanni Ciuffreda, medico e musicofilo, nasce a Peccioli in provincia di Pisa il 6 gennaio 1923. Negli anni Trenta, con la famiglia, si trasferisce a Viareggio a causa delle idee antifasciste del padre, medico condotto della cittadina. Compie gli studi al liceo classico “Carducci” e poi si iscrive all’università di Parma alla facoltà di medicina e chirurgia. Prosegue gli studi all’ateneo di Pisa dove consegue la laurea nel 1948, alla quale fa seguito la specializzazione in chirurgia odontoiatrica. Alla libera professione unisce l'insegnamento universitario e l'impegno politico che già lo ha visto sulle Alpi Apuane a fianco dei partigiani. Resta sempre un comunista convinto e militante. L'impulso di solidarietà che lo governa lo porta a fondare l'Avis a Viareggio e a fare volontariato nella Croce Verde. L'amore per lo sport lo rende un abile nuotatore tanto da diventare campione italiano di Master ed entrare tra i migliori dieci del mondo.

Nel cuore di Ciuffreda alberga però un'altra dirompente passione, alla quale sarà legato fino alla fine della sua vita. E' la musica. Quella meravigliosa arte che cerca di capire studiando pianoforte e di carpirne i suoni attraverso i meccanismi che li producono. Acquista il primo pezzo della sua collezione nel 1951: un pianoforte del 1700 trovato a Pisa, ma che purtroppo deve rivendere, tra le lacrime, perché troppo ingombrante. Questa è la partenza verso un entusiasmante itinerario musicale in molte parti del mondo insieme alla moglie Mari Moggia, che diventa insostituibile consigliera ed in quasi mezzo secolo i due ricercatori mettono insieme circa 400 strumenti che significano popoli e culture. Il risultato è, ricorriamo alle parole dello stesso collezionista, una sequenza di "strumenti di varie epoche dal '600 ai nostri giorni, di varia provenienza, Europa, Africa, Asia, Americhe. La maggioranza è di tipo popolare, di valore etnologico, ma sono anche rappresentati gli strumenti classici".

Ciuffreda muore il 10 maggio 2000. Gli strumenti della sua collezione, dal 2001 sono strati esposti nelle sale della Villa Paolina a Viareggio, a testimonianza dell'incontro tra l'arte e la scienza, che fu la sublime meta dell'instancabile viaggiatore.



Testo a cura di Lisa Domenici

Giovanni Ciuffreda